venerdì 6 maggio 2016

Fra Diavolo, un brigante...a Ponza

Abbiamo spesso sentito il nome di Fra Diavolo, alias Michele Pezza, un brigante originario di Itri, vissuto tra la fine del  1770 ed i primi anni del 1800.
Ebbene la sua storia sfiora anche la nostra Ponza...
Di questo personaggio ci racconta l'indimenticabile Ernesto Prudente nel libro Miscellanea che ha fatto delle ricerche su Fra Diavolo.
Ecco cosa scrive: " Fra i  tanti e vari personaggi che nel corso dei millenni hanno messo piede a Ponza c'è anche Michele Pezza, nato a Itri e morto a Napoli, comunemente noto con il nomignolo di Fra Diavolo. Un diavolo vestito da frate come indica il soprannome che, sempre suggerito da elementi di concretezza, rispecchia maggiormente le particolarità e le attitudini dell'individuo a cui viene affibbiato. Ci troviamo, quindi, di fronte ad uno spirito potente dedito ora al bene e ora al male."
...Fra Diavolo, non fu altro che un guerrigliero. Fu il caposcuola della guerriglia.
Questo termine è stato coniato in Spagna nel 1808 quando bande di irregolari attaccavano il nemico, che, guarda caso era proprio Napoleone, con azioni di sorpresa, con imboscate, con attentati e sabotaggi. Azioni che venivano effettuate in zone montane, boscose e impervie, particolarmente adatte allo spostamento di piccole formazioni."
...Per sette anni, 1798-1806, egli cercò in tutti i modi di ostacolare l'avanzata dell'esercito francese.
Lo odiava sia perchè era un invasore, e lo aveva ampiamente dimostrato, e sia perchè i francesi gli avevano massacrato il vecchio padre. Odiava questi invasori a tal punto da non prendere mai in considerazione le vantaggiose offerte, ripetutamente fattegli, l'ultima il giorno prima di essere impiccato, di tradire il suo re. 
Quel suo modo di combattere (scendeva dai monti, nel buio della notte, e penetrava nei paesi occupati dai francesi per saccheggiarli) e le sue apparizioni e le sue scomparse improvvise da un luogo all'altro, tanto da sembrare nu munacielle, eccitavano la fantasia popolare creandogli proseliti. Spesso camuffandosi da eremita, trovava asilo finanche nei monasteri femminili dove l'ospitalità delle suore era totale."
..."Fra Diavolo mise piede a Ponza nel febbraio  del 1806 sia per organizzare bande armate da trasferire poi sul continente per aiutare la resistenza di Gaeta e sia per effettuare attacchi di sorpresa lungo le coste rivierasche.
Il trasferimento in terraferma di questi contingenti avvenne in più riprese il che fa ritenere che il Pezza si fosse fermato a Ponza per un periodo non breve anche perchè reclutò volontari pure a Ventotene e a Santo Stefano.
Nelle isole ponziane affluirono, da ogni dove,  tutti coloro che riuscivano a scampare al passaggio dello straniero.
A marzo di quell'anno Fra Diavolo compie un raid in continente per sostenere gli assediati di Gaeta.
L'azione coraggiosa di Fra Diavolo suscitò nella popolazione isolana un tale e tanto entusiasmo che un certo Antonio Albano, soprannominato Gazzettiello, armò con alcuni amici una goletta e fece  una incursione a Sperlonga dove riuscì ad incendiare un grosso deposito di fascine che i francesi avevano approntate per incendiare la città di Gaeta e provocare la resa degli assediati."
..."Durante il suo soggiorno a Ponza Fra Diavolo, per l'esperienza acquisita, fa nascere, nel marzo 1806, il corpo dei "Cacciatori del mare", l'antesignano dei Marine americani e degli incursori della marina italiana, formato da 150 uomini che "vestivano a loro rispettivo costume", ben addestrati e sempre pronti ad effettuare incursioni sul litorale continentale. Essi alloggiavano a Le Forna, in due grossi padiglioni scavati nella roccia. Al comando di questo gruppo mise il nipote Domenico Pezza, cresciuto alla sua scuola, che dimostrava coraggio e determinazione nonostante la giovanissima età."
..."L'opera e le azioni di Fra Diavolo furono ritenute talmente meritorie che alla sua morte, avvenuta per impiccagione a Napoli l'11.11.1806 quando re di Napoli era Giuseppe Bonaparte.  Ferdinando di Borbone, ritornato sul trono di Napoli, assegnò alla vedova un vitalizio di cento ducati mensili."
Anche questa pagina fa parte della storia di Ponza.






I "Cacciatori del mare" alloggiavano a Le Forna

(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)



Fra Diavolo









Le Forna



Ponza Porto



Santa Maria



L'isola di Ponza

(Foto di Rossano Di Loreto)

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