giovedì 29 ottobre 2015

Ricordando i nostri cari

In questi giorni il piccolo cimitero di Ponza diventa un po' il fulcro della comunità ponzese. Ognuno si reca per portare un fiore, un lume, a parenti e amici.
E' il luogo della memoria di Ponza dove riposano non solo ponzesi ma anche coloro che l'hanno amata a tal punto da non volerla mai lasciare scegliendola come ultima dimora. Vediamo in alcuni punti del cimitero piccole cappelline con le ceneri di qualcuno che è diventato ponzese d'adozione come il cantante Mike Francis, solo per fare un esempio.
Anche quest'anno ci hanno lasciato in molti come Giulio, Maria, Giorgio, Michele, Luigi, solo per citare qualcuno che mi viene in mente...
Il cimitero di Ponza presenta scorci fantastici che rendono meno triste questo luogo ed è molto visitato dagli ospiti che affollano l'isola durante il periodo estivo.

Qualche foto del cimitero di Ponza (estate 2015)


Il cimitero visto dal mare



Sulla collina della Madonna c'è il Cimitero 













L'altare in una cappella



Mike Francis



Abbascio a Batteria



L'altare nella cappella dei miei antenati del ramo materno, i Conte.






Sempre dal cimitero...il panorama dalla finestra della sacrestia



Il sepolcreto Tricoli una delle più antiche cappelle, 1837, dove riposa mio padre Ciro



L'altare di una cappella



Non esiste separazione definitiva fino a quando c'è il ricordo

Isabel Allende

Nota:
Del cimitero di Ponza ne ho già scritto in altri post su questo blog

lunedì 26 ottobre 2015

E la luce fu...

Sul monte Pagliaro, a Ponza, si sta costruendo una nuova centrale elettrica, moderna, con nuove tecnologie e dovrà soddisfare il consumo energetico dell'isola.
La vecchia centrale ubicata a Giancos è stata chiusa.
Ma i ponzesi quando hanno avuto la corrente elettrica???
Lo racconta Ernesto Prudente ne libro Miscellanea: "La corrente elettrica fu una grossa conquista per una parte della comunità isolana. una conquista che accentuò il divario tra le zone che ne usufruivano e quelle che ne rimasero prive. Il merito non fu dello Stato ma di un isolano, Franco Feola. Egli, giovanissimo, emigrò in America. Dopo anni e anni di duro lavoro, facendo addirittura due turni nell'arco della giornata, per intere settimane e mesi, riuscì a raggranellare e mettere da parte una somma considerevole. Si parlava di un milione di lire. Cifra astronomica per quei tempi.
Dato che era un uomo intelligente e attivo pensò bene di sfruttare  quella sua ricchezza investendola in un qualcosa che a Ponza mancava e di cui si sentiva la urgente necessità. Creò, con altri pochi soci, la S.E.P. (società elettrica ponzese).
Costruì parte dell'edificio, tuttora in uso, installandovi due piccoli motori che, data l'epoca e le usanze, ritenne bastevoli. Stese, con palizzate in legno e, dove non era possibile, con staffe ai muri delle case, una linea di fili di rame scoperti, di consistente spessore, per arrivare a quasi tutte le case della Ponza centro.
Era il 1926 quando si accesero le prime lampadine nelle case di Ponza.
La corrente elettrica a Le Forna e nelle varie case sparpagliate per l'isola è arrivata solo nel 1954."



In questa foto, credo, siano i soci fondatori della società elettrica.
(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)



La vecchia centrale elettrica a Giancos
(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)



Azioni della centrale elettrica emessi nel 1924
(dal libro di Ernesto Prudente "Ponza il tempo della storia e quello del silenzio)

C'è una crepa in ogni cosa. Ed è da lì che entra la luce.

Leonard Cohen

domenica 25 ottobre 2015

True Ponza (quarta parte)

Ecco la quarta parte del progetto fotografico realizzato da Marianna Licari su Ponza e i ponzesi

Per la prima parte con la spiegazione del progetto, clicca qui. Invece, qui per la seconda e qui per la terza.
Per il momento il progetto si ferma, spero di poterlo riprendere presto  dopo aver acquisito e studiato nuovo materiale. 
P.S. Se pensate di avere materiale adatto per il progetto, di vostra proprietà o della vostra famiglia,  non esitate a contattarmi. Ovviamente le foto devono ritrarre personaggi ponzesi molto noti.

 


giovedì 22 ottobre 2015

True Ponza (terza parte)

La terza parte del progetto realizzato da Marianna Licari su Ponza e i ponzesi.

 Per la prima parte con la spiegazione del progetto, clicca qui. Invece, qui per la seconda.






mercoledì 21 ottobre 2015

Gatto ponzese

Ho incontrato questo simpatico gatto sulla strada di Chiaia di Luna. Sono riuscita a fotografarlo in più pose...che attore!!!













Gli occhi di un gatto sono finestre che ci permettono di vedere un altro mondo

Leggenda irlandese

lunedì 19 ottobre 2015

Le gallerie di Ponza

I Romani, data l'orografia di Ponza, scavarono delle gallerie in modo da collegare agevolmente il porto di Santa Maria con la parte meridionale dell'isola dove c'era un nucleo abitativo.
Infatti si susseguono ben tre gallerie. Quella di Sant'Antonio (m.22), di Giancos (m.25) e di Santa Maria (m.200).
Nella galleria di Santa Maria si vedono i resti di opus reticulatum e per secoli è stata piena di detriti.
Il Tricoli a tal proposito così scrive, nel 1855: " In questo sotterraneo che è il più lungo, vi sono grandiosi cunicoli, due al lato orientale, ed altrettanti sul dorso in linea settentrionale, cioè perpendicolari pozzi agli obblighi luminari, che fanno angolo le due luci sulla volta, e nel tutto è mediocramente illuminata, e da per ogni dove vedasi ristaurata da romane fabbriche.  Dacchè lo speco mena alla vallata di S.Maria ove si pensa che stava la dimora di Circe, per indicazione si è voluto dargli tal nome. I medesimi catageiodi erano ignorati, come colmati da materiali accumulati dalle acque pel lavoro dei secoli, e per la solerzia del signor Commendator d'Ambrosio, nella scorsa primavera, con immensa utilità furono disterrati, ritornandoli al pubblico cammino."
Ed ancora: "Ora se ne attuava il disterro per proprio di lui volere, e coi scarsi mezzi che procurava dalla Reale mugnificenza, impiegandovi al quotidiano lavoro non meno di 400 donzelle ed altri garzoncelli, per restituire in così pochissimo tempo il mezzo di comunicazione alle molte abitate contrade che la fiancheggiano, e col resto dell'Isola, mentre precedentemente eseguivasi col barcheggio."
L' ingresso di questa galleria, negli anni '20 , è stato spostato bucando la roccia in linea retta e realizzando un muraglione di contenimento sotto la contrada di Giancos.
Si vede ancora la vecchia apertura che dà verso il mare.
Ma i Romani scavarono anche la galleria , lunga 168 metri, che porta alla spiaggia di Chiaia di Luna.
Traforarono un banco roccioso per giungere a Chiaia di Luna dove, forse, c'era un approdo.
I Romani ci hanno lasciato davvero tanto!!!

Un po' di foto della galleria di Santa Maria, la più lunga (estate 2015)




L'ingresso originario della galleria















La galleria di Chiaia di Luna (archivio fotografico di Giovanni Pacifico)


sabato 17 ottobre 2015

True Ponza (seconda parte)

 La seconda parte del progetto fotografico realizzato da Marianna Licari su Ponza ed alcune persone ponzesi che appartengono alla storia dell'isola.

Per la prima parte con la spiegazione del progetto, clicca qui.




giovedì 15 ottobre 2015

True Ponza (prima parte)

Marianna Licari appassionata di fotografia e di Ponza ha realizzato questo bel progetto.
Vediamolo nel dettaglio...


“La fotografia rende presente un evento passato.” Roland Barthes

La fotografia annulla il tempo che ci separa dal soggetto rappresentato. E’ un po’ come se le persone e i luoghi fotografati fossero ancora qui, esattamente uguali al momento in cui sono stati ripresi. Vista da questa prospettiva, la singola foto tende a confondersi col presente come in uno straniante dejà vu. Le persone ritratte e i luoghi del passato tendono a confondersi, a sovrapporsi con il presente. In un volto, le immagini di tutta una vita ritornano alla luce. Nei luoghi, molto vissuti, prendono forma storie del passato. Questa è la chiave di questo progetto, ritrovare la vera Ponza tra le pieghe di una foto. La vera isola nascosta tra lo sguardo di un personaggio del passato e i paesaggi del presente.

Ringrazio di cuore Giovanni Pacifico e Rossano Di Loreto, senza di loro non avrei potuto sicuramente fare questo lavoro vista la difficoltà nel reperire fotografie adatte.

Queste sono le prime 4 foto della serie.



P.S. Se pensate di avere materiale adatto per il progetto (di vostra proprietà o della vostra famiglia) non esitate a contattarmi.









mercoledì 14 ottobre 2015

Gli artigiani

A Ponza, un tempo, c'erano molti artigiani. Ora, purtroppo, ne sono rimasti proprio pochi.
Ne ho fotografato alcuni mentre stanno lavorando.










In queste foto, Benedetto Sandolo con pazienza e maestria costruisce le nasse (ceste di canne e vimini usate per la pesca ed in modo particolare per la pesca delle aragoste)















Guglielmo Tirendi con grande manualità e abilità crea delle stupende opere in ceramica...molto belli i presepi in miniatura



Il presepe in miniatura di Tirendi









A Campo Inglese, sulla strada che porta a Le Forna, questa signora, con mani sapienti, realizza dei bellissimi cestini

La creatività non sta nel trovare nuovi paesaggi, ma nell'avere occhi nuovi

Marcel Proust
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