lunedì 24 agosto 2009

Un VERO museo…si realizzerà?.....chissà…

Nei locali del museo di Ponza, quest’anno, c’erano delle interessanti mostre fotografiche…una dedicata allo skipper Jepson, mancato qualche mese fa, e l’altra ai ponzesi in America…belle
Però non trovo giusto che i reperti riguardanti l’affondamento del S.Lucia, avvenuto il 24 luglio del 1943 nelle acque di Ventotene, siano relegati in una stanza da tutt’altra parte…
Fino all’anno scorso nemmeno sapevo che esistessero…eppure è una pagina di storia, anche se triste, dell’isola che non va dimenticata…persero la vita molti ponzesi…
Tutto ciò che è stato raccolto è grazie alla pazienza, alla costanza, all’amore di Mirella Romano che in quella tragedia perse suo padre.
Sarebbe bello spostare il tutto nella parte del museo, dove sono ora le mostre fotografiche, e far conoscere, rendere partecipi, chi visita Ponza anche di questa storia.
Bisogna sensibilizzare i ponzesi in quanto la memoria storica non va dispersa ma valorizzata e chiedere un VERO museo come a Ventotene….
Ne l 1985 venne ritrovata una nave romana con un carico enorme di anfore…molte vennero portate in superficie,,,chissà dove sono…
Intorno a Ponza, come a Ventotene sicuramente ci sono relitti…era una rotta molto frequentata dagli antichi navigatori.
Si potrebbero trovare degli sponsor….
Pare che a Ventotene un imprenditore statunitense si sia offerto di sponsorizzare un museo archeologico subacqueo.
Le navi, recentemente scoperte nei fondali dell’isola, si potranno visualizzare attraverso un circuito di videocamere, che proietteranno le immagini in una sala, così tutti potranno godere di questo spettacolo.
Un’idea bellissima!!!
Tornando a Ponza….
Si potrebbe realizzare, nel museo, anche  una sezione dedicata al mare, con gli attrezzi usati dai pescatori, in modo da poter raccontare un mestiere che i ponzesi hanno svolto in tante parti del mondo con grande abilità.
Non bisogna far finire tutto nell’oblio….

venerdì 14 agosto 2009

Ed è subito sera

"Ognuno sta solo sul cuor
Della Terra
Trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera."

S.Quasimodo


Un tramonto da Chiaia di Luna è un’immagine che resta nel cuore….per sempre!!!

sabato 8 agosto 2009

L'ennesima beffa

Sono appena tornata da Ponza, come sempre splendida, con dei colori fantastici, ma ho colto molte cose che non vanno…
Una di queste è che il bellissimo belvedere della Parata è off-limits, non ci si può affacciare…il muretto è transennato perché pericolante…un vero peccato perché da lì si gode di un panorama spettacolare…
Ma la cosa che veramente mi ha lasciata perplessa sono i numerosi cartelli posizionati, con tanto di cartina, per dei percorsi archeologici.
Sono stati messi lo scorso inverno dalla Regione Lazio in collaborazione con il Comune di Ponza e la Sopraintendenza…quanti soldi sprecati!!!
Quasi tutti i percorsi non sono fruibili perché nelle cisterne romane ci sono costruzioni abusive (quella del Bagno Vecchio e quella della Dragonara ) o è vietato l’accesso perché privato come nel caso della Grotta del Serpente.
E che dire del cartello davanti al tunnel romano di Chiaia di Luna?
Ebbene accanto a quello che indica il percorso archeologico ne è stato posizionato un altro in cui c’è scritto che c’è pericolo di morte per caduta massi.
Molti leggendo questi cartelli hanno chiesto come fare per visitare i siti archeologici…ma le risposte sono state zero.
Ennesima beffa per i visitatori di Ponza….
Ma certo Ponza è solo mare…Frontone…giro dell’isola…
Ma cos’è la cultura?
Cos’è l’archeologia?
Chi ha messo quei cartelli non ha fatto bella figura…
Bisogna puntare sul recupero delle cisterne romane, delle necropoli e degli altri siti archeologici…fare dei VERI percorsi.
Si potrebbe avere un turismo con un livello culturale più alto e la cosiddetta “stagione” sarebbe più lunga dei soliti due mesi.
Bisogna cambiare scena e non continuare a piangersi addosso…bisogna impegnarsi tutti.
 

mercoledì 5 agosto 2009

Sangue ‘i Rotunno

Forse è retorica,
forse ll’hanno ditto già,
pecchè chesta è ‘a verità.

Chi nasce a Ponza tene
‘na calamita che ll’attira,
gira pu’ munno pe’ ghi a faticà,
magari fa fortuna e fa ‘i denari,
ma ‘n’copp’u scoglio primma
o doppo adda turnà.

Sta calamita è ‘na nustalgia
Ca se mette dint’u core.
‘Nu desiderio e rivedè ll’acqua du mare,
ll’addore de ginestre ‘a primmavera,
a voglia ‘i ‘na passiata a Pont’u Muolo,
saglì a Chiaia ‘i Luna primma che fa sera
pe’ ghi a vedè comme tramonta ‘u sole,
ll’aria ca s’appiccia ‘i russo e ‘i viola
e ‘nu riflesso d’oro a mmiezzo ‘u mare.

Simme fatte accussì, simme Punzisi,
tenimme sangue ‘i rotunno dint’i vene
sentimmo ‘u desiderio ‘i turnà a casa
comme sti pisci che ogni primmavera
tornano acca’ pe ‘ ce fa felici.”

Carmine Pagano

“ Sangue ‘i Rotunne”
Poesie Ponzesi



In questa poesia Carmine descrive perfettamente i sentimenti di un ponzese che vive lontano dalla sua isola…bellissime parole!!!
Io la chiamo semplicemente ponzite….
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